venerdì 6 luglio 2012

Anno 2005, il Madre nasceva morto:)


Don Donato da Casoria: Se il riferimento del readymade duchampiano assumeva, nel concettuale linguistico, una valenza esclusivamente autoriflessiva e tautologica, oggi attraverso la contestualizzazione dell'oggetto venduto e la dispersività della nostra vita completamente concetrata all'interno dei centri commerciali, siamo noi stessi oggetti- consumatori. La situazione di ready made si è completamente capovolta. Diventiamo noi oggetto

Domingo Aniello: assolutamente d'accordo sulla tua analisi con un ulteriore appunto però, il cortocircuito è ancora possibile ora che il ready made ha un prezzo e tutti gli uomini hanno un prezzo? Io mi sono risposto che il corto circuito è possibile solo negando il valore precostituito che ci è stato assegnato, il non avere prezzo in un contesto dove tutto ha un prezzo e il prezzo che ci tocca pagare per avanzare riflessioni e teorie, nel momento in cui si accetta questo sistema dell'arte si accetta la superiorità di Koons e si delegittima il proprio lavoro.

Don Donato: decontestualizzato e non solo, ma entità riflessiva per i produttori.
La scienza del consumo, l'essere noi consumatori per questo contenitori del puro niente, diventiamo studio funzionale della multinazionale.

Domingo Aniello: che può creare il tuo clone impacchettarlo e venderlo ma non può vendere te e le tue opere se tu ad essa ti sottrai. Questa sarà sempre la tua forza nei confronti del clone epigono studiato su misura per annullare ed annientare te. D'altronde quanti simili Pesce a Fore No Project il Benito Ulivo rincorre da anni fallendo mestamente?

Don Donato: Il produttore, il commerciante e poi noi consumatori apparteniamo ad una cantena " alimenta-re " creata dalla mano dell'uomo, definita artificiale e per questo cullatrice e nostra madre adottiva.

Domingo Aniello: il Madre di Napoli nasce con la stessa logica semantica è tua madre senza nessun tipo di legame naturale con te e ti costringe a subire una storia che non è la tua.

Don Donato: Siamo comodi, troppo comodi per capire la televisione e i suoi messaggi inutili e a sfondo apertamente sessuale ( i biscotti se li mangia una bella donna, la maionese la lecca una bella donna, sul divano di marca ci dorme una bella donna ), per capire la vendita dell'uomo e della donna sulle riviste e sui cartelloni pubblicitari e per capire che l'artista oggi ( forse non solo oggi ed è questa la tristezza ) non crea ma produce per sola vanità definendosi intellettuale quando poi gli intellettuali non esistono più.

Domingo Aniello: intellettuale chi è? definiamolo per convenzione chi usa l'intelletto e svuotiamo il termine di contenuti pseudo culturali vari, a questo punto possiamo definire tutti gli artisti intellettuali? diciamo di si, possiamo dire però anche che esistono intelletti individuali che si operano per schiantartelo nel sedere con violenza inaudita fino a farti sanguinare nonostante il tuo dissenso ed intelletti puri e buoni che scelgono invece di ragionare sulla possibilità d'adoperarsi per incrementare il bene collettivo comune. Mi prendo una licenza ma secondo me come sostiene il subcomandante gli intelletti malvagi sono in alto a destra in genere, non sempre ma in genere, gli intelletti ego compatibili e non inquinanti li trovi quasi sempre in basso a sinistra.

Don Donato: Cari uomini di intelletto ( quali ? ) definitevi vanitosi ma non intellettuali.

Domingo Aniello: Pesce a Fore No Project, progetto vanitoso ma non intellettuale.


PAF per gli artisti affamati con la loro arte.
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sanghecasalese, 08/07/2005 15:17:02

Anonimo collaborazionista: Io l'accologo volentieri la tua tela, ma non ti
assicuro una grande affluenza di pubBlico, anche perchè
starebbe vicina ad una delle mie che non attraggono
molto.

Domingo Aniello: il nocciolo della questione è proprio questo, sai il Madre quanti visitatori ha in media pure essenso aperto solo il Sabato e la Domenica? Due, io ed un altro Pesce a Fore a turno, che se non fosse per il moto di sdegno che suscita in noi neanche andremmo, come dire la visibilità dell'Arte dell'Impero Transnazionale non è nei visitatori o nell'affluenza di persone interessate, questa è la bugia di Don Benito, la sua potenza è solo nella riproducibilità tecnica sulle riviste specializzate e su cataloghi incantatori, per il resto, il tuo studio è uno spazio privato proprio come la galleria T293 (un nome vale l'altro) ed il nostro no project deve proprio ingegnarsi per direttare utenti da spazi privati presentati come pubblici a veri spazi privati che facciano leggere sul serio i patemi d'animo dell'arte e dell'artista oggi.

Anonimo collaborazionista: Grazie delle risposta.

Domingo Aniello: di niente...

P.A.AFF. Pesci Artistici AFFamm'. 


***** MODIFICATO DA SangheCasalese il 13/07/2005 8.55.58 *****

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