mercoledì 19 settembre 2012

Kounellis e gli operai in lotta:)


Sulcis in tempi di crisi economica globale




Il rapporto tra l’insediamento dei paesaggi minerari del Sulcis Iglesiente e la costa, e le possibilità di trasformazione del contesto, sopratutto nelle zone più problematiche. Sono questi gli obiettivi che si pone la Scuola estiva Internazionale di Architettura, promossa dall’Università di Cagliari nelle sedi del capoluogo e di Carbonia. Su questa base si analizzeranno infatti alcune tematiche fondamentali come architetture e infrastrutture che hanno perduto la loro destinazione d’uso e che spesso sono ridotte allo stato di rudere, le relazioni che le infrastrutture portuali e minerarie instaurano con i waterfront e gli interventi a sostegno del turismo. L’iniziativa si articola in una serie di attività che prevede laboratori di progettazione, workshop, conferenze e seminari, che nell’arco di due settimane daranno la possibilità a settanta studenti, provenienti da Svizzera, Canada, Berlino, Marsiglia e Cagliari, di confrontarsi nel tentativo di restituire una lettura complessiva morfologico-formale del territorio e formulare esemplificazioni progettuali della vasta area archeologico-mineraria.
Nell’intento di sostenere un confronto tra diverse culture di progettazione, la prima parte dell’iniziativa – che si svolgerà nell’Aula Magna di via Corte D’Appello – vedrà l’alternanza di artisti del calibro di Mimmo Jodice, Jannis Kounellis, Alfredo Pirri, e Eduardo Souto de Moura, vincitore del premio Pritzker nel 2011. La seconda tappa prevede, invece, il meeting Arte e architettura, idee per il Sulcis, tenuto da Joao Nunes, Andrè Dubuc e Vittorio Magnago Lampugnani nella Grande Miniera di Serbariu a Carbonia.
Un importante evento che coincide con un momento particolarmente delicato per la Sardegna, dove le tensioni per le gravi problematiche del mondo lavorativo sono al limite e che vedrà l’intervento straordinario di Kounellis intenzionato a visitare la miniera di Nuraxi Figus e incontrare gli operai che la occupano da giorni per impedirne la chiusura.
-      Roberta Vanali


"...ma si può? Il sud Sardegna affonda e per quattro spiccioletti pubblici questi alimentano il valore iper quotato di artisti sostenuti da quotazioni bancarie, facoltosi collezionisti e gallerie private, nonché dagli stessi politici, facendogli incontrare gli operai, la firma dell'articolo la dice lunga ed io mi ostino a contorcermi ed a pensare che certo provincialismo in Sardegna sia autoprodotto, ma gli operai in lotta hanno bisogno di artisti internazionali che li sostengano? Ma alle Pussi Riot il sostegno di Sting e Madonna è vero o non è vero che non è servito ad un cazzo?"

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