mercoledì 2 gennaio 2013

Il giusto, il Tonno e Wanda Alì....


Leggo una dichiarazione imbarazzante di una tale Wanda Alì, Capo detrattore per la Sardegna della nota testata d'arte Art rapine  su Lorenzo il Giusto, toscanaccio, scuola renziana direttore del Man di Nuoro dopo avere fallito con lo spazio Ex3 di Firenze, Wanda Alì scrive pubblicamente così:

"Mi auguro che non si persista nell’errore di promuovere quasi esclusivamente i soliti vecchi “storici” sardi (dei perfetti sconosciuti al di là dell’isola) trascurando i contemporanei e che sopratutto si dia spazio alla pittura, ma non mi sembrano queste le intenzioni di Giusti, con la consapevolezza che gli errori si pagano, sopratutto se si persevera"

Riguardo al Giusto, altro non è che un Diretto re  strombazzato, anche grazie a complicita’ locali,  le RELAZIONI che i progetti del Man avrebbero dovuto avere con il Territorio sono praticamente ASSENTI.
Inutile importare nomi anche altisonanti, se non si creano le condizioni affinché’ costoro NON siano dei perfetti ESTRANEI per chi ospita.
Bisogna accettare supinamente il peso dei nomi che contano , solo perché supportati  ai suppostati artisti locali?
Il Gusto che ogni fine settimana torna a Firenze non riesce a coinvolgere Artisti che con i loro linguaggi possano interpretare in modo contemporaneo territorio e cultura locali e ci sono, basta sbirciare la programmazione del ControMan di Oristano per rendersene conto. 
Le sue mostre  mostruose non sono state concepite tenendo in considerazione quello che sta intorno al MAN e sono inserite di forza senza stabilire neppure una premessa di dialogo.
Residenze di artista?
Villeggiature in Sardegna a carico del contribuente, questa brutta abitudine di accettare tutto a scatola chiusa e zitti, fa veramente perdere la pazienza.


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