giovedì 14 febbraio 2013

Oltre il sistema


Gli artisti oggi nascono con uno strumento da utlizzare, il sistema dell’arte, privi di questo  sembrano incapaci di entrare in contatto con l’ambiente umano circostante.
Questo accade a tutti gli artisti contemporanei, perché? Sono prigionieri dei pregiudizi culturali degli artisti che li hanno preceduti? Sono artisti nati imprigionati in galleria e in esposizione fin dalla nascita?
Sbagliamo se sosteniamo che artisti patinati e omologati da sistema dell’arte siano artisti sottomessi?
Fosse vero quante sono le loro patologie psicosomatiche?
Ragionate un attimo su di voi invece, voi artisti ribelli e disobbedienti, voi   artisti che vi siete rovinati con le vostre mani e avete inconsapevolmente rafforzato quella invisibile scala gerarchica di sottomissione all’interno di un sistema.
Siete cellule sparse che con la vostra soppressione avete solo contribuito (come chi vi scrive) a generale la condizione anormale e supina dell’artista che si crede detentore della norma professionale.
Non resta per voi che la fuga, nell’altro sistema oltre il sistema, mondo creativo dove è possibile giocare fino al limite di rottura con il sistema e il gruppo dominante, solo oltre il sistema potete restare voi stessi, non siete e non siamo professionalmente e umanamente dei dominati stabili dal committente, siamo oltre il sistema perché i normali siamo noi, e tu, artista supino e zerbino, cosa aspetti a raggiungerci?     

                                       

Nessun commento:

Posta un commento