lunedì 2 settembre 2013

INCLUSIONE E NON ESCLUSIVE RIVOLUZIONI

INCLUSIONE E NON ESCLUSIVE RIVOLUZIONI

La rappresentazione di un altro sistema dell'arte costituisce la possibilità che voci sparse d'artisti dalla ricerca indipendente, attraverso una struttura formale, evitino la disorganizzazione.
Le esperienze dei centri sociali degli anni novanta, lo si voglia o meno, sono state un episodio di partecipazione e di collaborazione che non ha inciso realmente nel mercato o  nel sistema dell'arte, anzi ha forse determinato e avallato l'esclusione di certi artisti dal mainstream.
 Formazione e legami emotivi tra artisti e comunità devono tendere a qualche meta, le azioni culturali di rete devono avere una struttura sostenibile nell'interesse della legittimazione della libera ricerca artistica nel lungo periodo.
 L'approccio comune attraverso il web deve essere in comune laboratoriale, nella Cina o anche nella Grecia antica, il laboratorio artigiano era il fulcro della vita in città, la bottega era autonoma politicamente e l'artista artigiano aveva una comprensione sociale fondata sulla diretta esperienza degli altri, non si trattava di un approccio retorico, demagogico o modaiolo come quello contemporaneo.
 La rete ci consente di ripensare a un laboratorio artistico diffuso e comune dove sia possibile distribuire il senso della libera ricerca artistica a domicilio, un laboratorio mobile che può viaggiare oltre Marx e concetti di proprietà e produzione, che può essere socializzazione in base a lealtà reciproca tra artisti e aperture anche a breve termine.
Socialmente si tratta di solidarietà laboratoriale tra artisti mobile e non limitata al territorio, circolare, evolutiva, flessibile e trasferibile, in movimento con le stesse esigenze di spostamento di lavoro dell'artista da un posto all'altro, un sistema dell'arte altro che miri all'inclusione delle ricerche  e dei linguaggi degli artisti e non a esclusive rivoluzioni.
 La sfida dell'artista al tempo del web 2.0 è quella della collaborazione e riguarda ciascun artista libero e indipendente che voglia costruire un cambiamento dal basso, comprendendo che nessun altro artista potrà essere la riproduzione del suo personale laboratorio che determina il suo linguaggio.


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