martedì 18 febbraio 2014

Faith.


FAITH




BARBARA ARDAU E MIMMO DI CATERINO_CINZIA CARRUS_SARA 
GIGLIO_IPERPLASTICOL_LUCIDEDDU
DANIELA E FRANCESCA MANCA_MICHELE MARROCU_TONINO MATTU
 MICHELE MEREU_MOJU
MANULI_ALESSANDRO MELIS_VALERIA MURGIA
GIANMARCO PORRU_ALFREDO TANCHIS

"Santa Barbara Ardau", Mimmo Di Caterino e Barbara Ardau, Napoli 2008, Quartiere Sanità.

 
 
La (vera) fede distrugge tutte le credenze, di cui vede la radice menzognera, a
servizio dell'egoità.
 (Marco Vannini)
 
Con FAITH chiude la trilogia di mostre dedicate a ISOLA MUTANTE, Rassegna di arte
contemporanea che indaga la famiglia (Fathers), la società (Fear) e la fede (Faith),
in relazione allo sviluppo della personalità umana.
In esame l’imprescindibilità del ‘credere’, comune ad ogni uomo, pre-religioso e
laico, e i suoi innumerevoli possibili esiti: dalla potente pulsione a ri-cercare,
che può sfociare in rivelazioni artistiche o scientifiche, alle possibili
degenerazioni del credere, quando questo, opponendosi in modo drastico alla ragione
critica, degradi in qualsiasi forma di integralismo, fanatismo (religioso e non),
messianismo, idolatria, escatologia, o in psicopatologie farneticanti.  
Per lo studioso Marco Vannini, la (vera) fede - compresa la fede cristiana,
paradossalmente riconosciuta dalle indagini psicologiche come irriducibile ad una
delle tante forme del semplice credere, e ai processi psichici sottostanti al
bisogno umano di affidamento -  annienta qualsiasi tipo di credenza. E quando questa
è volontà di verità,non può fare a meno di guardare in faccia la realtà, scoprendo
che quella credenza è desiderio di consolazione e rassicurazione, frutto del
desiderio di permanenza di un ego che si sente debole e incerto e che perciò cerca
“salvezza” nel rimando ad altro fuori di sé, restando così sempre nell'attesa,
nell'anelito. La fede, allora, non produce affatto credenze ma, al contrario, le
sgomina, smascherando come menzogna anche l'immaginazione teologica. Ripuliscedal
superficiale e dall'accidentale – (comprese le falsità religiose) terreno di
separatezza, spesso di opposizione e scontro - per ricreare quella
 dimensione essenziale, universale e spirituale dell'uomo (che si esprime nella
mistica) luogo d’incontro e di unione.
Esperienza, quella mistica, che niente ha da spartire con la devozione, e meno
ancora con la vita religiosa, l’irrazionale, l’esoterico, l’eccezionale,perché è Via
del distacco che conduce all'unità profonda con l'infinito…contenitore di una non
celata esplosività che può esser vista anche come profanazione inaudita: non come
altissima pietà ma come superbo ateismo; non come compimento della religione ma come
sua di­struzione.
La (vera) fede come opportunità di percorrere in prima persona il cammino
dell’interiorità, della saggezza e della beatitudineè una luce che tutto pervade, in
libero e gioioso movimento in mezzo agli opposti, ovvero al di sopra di essi,
signora dell'identico e del diverso, del bene e del male, del particolare e
dell'universa. 
Lo stesso San Tommaso, del resto, nel giorno di San Nicola dell’anno 1273, affermava
che tutta la nostra conoscenza può soltanto aprire la porta su nuove domande e che
ogni scoperta è soltanto l’inizio di una nuova ricerca.
 
Alice Rivagli

  
 

  


dal 23 febbraio al 2 marzo 2014
Project Space Askosarte
 Via Trento, 16, SOLARUSSA  (ORISTANO)



 
INAUGURAZIONE 23 febbraio 2014 ore 18.00

I n f o 3240579940/3420063562

askosarte@yahoo.it
www.askosarte.it


       a cura di ALICE RIVAGLI

                              

        

    APERTO TUTTI I GIORNI DALLE 18.00 ALLE 20.00

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