giovedì 25 giugno 2015

L'odio dei thatcherini verso la scuola pubblica...di Antonio Musa Bottero.


L'odio dei thatcherini verso la scuola pubblica...di Antonio Musa Bottero.



L'odio che i thatcherini di renzifonzi hanno per la scuola pubblica, da solo, sarebbe di per sé ragione sufficiente per prenderli a calci nel culo ogni volta che li si incontra per strada.
(Solo che quando li incontri nella vita reale, fuori dal branco protetto, con quello sguardo impaurito e diffidente, con quel torace ricurvo all'indentro, con la postura da impiegati del catasto e la pettinatura di Davide Serra... a quel punto, purtroppo, la tenerezza prevale sul ribrezzo).
L'odio per la scuola pubblica è quanto di più incompatibile con la storia e la cultura della sinistra; la sinistra che sulla difesa della scuola pubblica ha da sempre ancorato le sue radici più profonde.
La si vuole far apparire come una riforma qualsiasi ma vedrete che sulla scuola pubblica e sulla tutela delle diversità locali e periferiche si giocherà l'esistenza stessa di una eventuale sinistra futura.
Intanto oggi assistiamo all'apoteosi di quest'odio.
Proprio in queste ore, l'odio per la scuola pubblica è drammaticamente approdato nelle aule semivuote del Parlamento con la ripugnante formula del "prendere o lasciare" ancorato all'abusato istituto della "fiducia".
Piero Calamandrei definiva la scuola pubblica un "organo costituzionale".
Non scandalizzatevi dunque se moltissimi democratici, moltissimi uomini e donne di sinistra avvertano la riforma renziana come un atto sovversivo di formidabile gravità.




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