martedì 22 settembre 2015

"There is no alternative" di Antonio Musa Bottero


Sono molto d'accordo con Varoufakis quando dice che la scelta di andare al voto è stata fatta:
1) Per annullare la volontà popolare espressa nel referendum dello scorso 5 Luglio. 
Con le nuove elezioni tutto viene resettato e si parte da presupposti completamente diversi, i presupposti degli accordi di Tzipras.
2) È fondamentale per la Troika che Syriza vinca dopo che formalmente ha accettato il dogma T.I.N.A. ("There is no alternative", non c’è alternativa, coniato per la prima volta dall’ex Primo Ministro inglese Margaret Thatcher), già usato sin dal 2010 da tutti i governi greci che si sono succeduti per applicare l’austerità.
La vittoria di Syriza è una vittoria strepitosa per la Troika: la Syriza del referendum del 5 luglio è stata l'unica grave, gravissima, anomalia nel panorama politico europeo; la minaccia più grave dal punto di vista pratico e ideologico. 
Qualcosa di potenzialmente dirompente e devastante: l'idea divenuta realtà che un governo nazionale potesse opporsi con successo ai dogmi della Troika.
Aggiungo io: 
Non si temeva tanto l'inadempienza finanziaria della Grecia quanto il potere dirompente e contagioso di quelle idee.
Il germe era ormai piantato. 
Hanno addomesticato Tzipras, hanno asfaltato Syriza ma niente avrebbe potuto annullare, niente avrebbe potuto sradicare quelle idee nuove e oltraggiose divenute realtà politica viva e operante attraverso la vittoria delle elezioni e del referendum. 
Niente avrebbe potuto garantirli dal contagio al resto d'Europa. 
Niente se non la vittoria della stessa Syriza restaurata in nuove elezioni purificatrici.
Non sarebbe stato lo stesso se avesse vinto un altro partito di già provata fedeltà alla Troika. 
Era assolutamente necessaria la vittoria di un partito che portasse lo stesso nome della minaccia. 
La sua resa incondizionata, la sua adesione al pensiero unico doveva essere confermata dal risultato elettorale in modo da resettare ogni precedente velleità. 
Un formale ritorno a Canossa unito all'imprimatur elettorale avrebbe costituito l'unico modo di limitare i danni e la possibilità di contagio al resto d'Europa.
La vittoria di Syriza è la vittoria della Merkel, di Renzi, di Draghi, dell'Europa dell'austerity, dell'Europa della soppressione dei diritti e dell'umiliazione delle sovranità nazionali. 
La vittoria di Syriza è il capolavoro politico della Troika.


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