venerdì 22 gennaio 2016

CARA PROFESSORESSA di G Angelo Billia


CARA PROFESSORESSA di G Angelo Billia



Difendo la categoria degli insegnanti sempre, perché penso che voi siate, rispetto alle altre categorie, presi fra due fuochi. 
Da un lato il Sistema, che vi vuole succubi esecutori delle sue direttive, dall’altro i genitori, sempre più “toccati” dal verbo tivuveicolato.
Signora, lei non deve pensare al mio sostegno come ad un viatico al suo sentirsi “migliore” e “al di sopra”, perché vede, io la sostengo in nome di qualcosa che è al di là di lei, cioè le nuove generazioni, quelle, per capirci, che hanno un futuro peggiore del nostro, accuratamente pianificato da un sistema incompreso dai più.
Sono certo che nella sua scatola cranica s’annidano, da qualche parte, sicuramente in modo confuso, anche le mie considerazioni e per questo, solo per rendere completamente comprensibile il mio punto di vista, aggiungo che l’uomo in quanto specie è, prima di tutto e soprattutto al centro dei miei interessi.
Le dirò, per completezza d’informazione, che ho idee molto precise, che esprimo senza problemi, anzi, con la speranza che chi non la pensa come me abbia la civiltà di contestare argomentando. 
Già, gli argomenti, quella cosa che permette a tutti noi di crescere correggendoci a vicenda.
In questa mia soprassiedo dall’esprimere giudizi sulle sue convinzioni personali, non mi competono e francamente non sono nemmeno interessato.
La questione che mi pongo, invece, è come lei possa sentirsi in diritto di offendere i bimbi che le sono affidati, in nome di quella che lei ritiene unica, nuova, moderna, morale cultura alimentare.
Vede signora, dopo queste poche righe, sono convinto che lei mi abbia già classificato come trinariciuto sanguinario e quant’altro, è scritto nella sicumera con la quale lei impone il suo punto di vista ai bimbi. 
Ho detto suo punto di vista signora, non la sua materia, sulla trasmissione della quale, però, mi consenta, visto gli esempi che ritiene di portare, nutro seri dubbi.
Capisca che ha tutta la mia comprensione per i traumi infantili da lei subiti, ma si renda conto che, se essi sono l’asse portante dei suoi insegnamenti, lei, sicuramente inconsapevole, ma è l’insegnante ideale per mettere in secondo piano, cioè per non fare percepire ai suoi allievi le dinamiche reali, queste sì sanguinarie, che regolano la vita nella nostra società.
So che lei si sente una rivoluzionaria, missionaria senza macchia della verità vegana, ebbene, si lasci dire, senza offesa, che lei è un imbecille che deve ancora capire in che mondo vive. 
Poco male, sono problemi suoi, ma sappia che lo sono anche i suoi modi di porsi coi bimbi, ai quali in teoria lei sarebbe chiamata a trasmettere il sapere.
In quest’ultimo caso, signora, rischia d’incontrarsi con persone come me, disponibili al confronto, ma che diventano cattivi, estremamente cattivi quando trovano un adulto, per giunta in posizione privilegiata, che in nome della sua morale si comporta come un dittatorello che trasmette violentemente le sue verità.

G ANGELO Billia

Nessun commento:

Posta un commento