mercoledì 27 gennaio 2016

"MEMORIA SBIADITA" di G Angelo Billia


"MEMORIA SBIADITA" di G Angelo Billia



Era un’epoca storica contrassegnata dalla sete di conquista da parte di potenze che si ritenevano penalizzate dai risultati dello scannatoio della prima guerra mondiale, ed era l’epoca di chi tergiversava perché dallo stesso scannatoio si riteneva per il momento premiato.
Era il tempo del colonialismo, della schiavitù di interi paesi elevata a sistema, ed era il tempo del primo esperimento socialista della storia.
Tempi di grandi crudeltà: di campi di sterminio; di massacri gratuiti; di grandi ricchezze accumulate dai sistemi industriali delle potenze coinvolte; di vigliaccheria connivente anche popolare; di nobiltà, di pochi, che scelsero la vita mettendo a repentaglio la loro, cioè il movimento partigiano.
Tempi di fame, di miseria, di grandi distruzioni e di stragi d’innocenti, tempi in cui la Chiesa non aveva ancora ovattato la sua complicità nella costruzione del macello generale.
55 milioni di morti, fra i quali ben 24 milioni della sola Unione Sovietica; circa 15 milioni di morti nei campi di sterminio, fra i quali 5-6 milioni di ebrei. 
Sono queste le cifre che per un certo periodo, data la loro enormità, contribuirono a creare l’illusione dell’impossibilità di una ripetizione dell’accaduto.
Oltre quattordici lustri dopo, ciò che rimane è l’ideologia nazista al governo di Israele, coperta, come solo i nazisti sanno fare, dai “diritti” e dai “torti” subiti dalla “razza” a tutto discapito delle vittime demonizzate di turno. 
Ancora, sia pure con strumenti odierni, essa è funzionale alle mire delle nuove e vecchie potenze coloniali.
Di per sé ciò non basterebbe, se anche oggi non ci fossero complessi finanziari e industriali disposti a trasformare il sangue umano in denaro sonante e se ancora non ci fossero simulacri statali a coprire le peggiori bassezze del capitale.
Il mondo è sull’orlo di un baratro in grado di fare impallidire l’avvenuto della seconda guerra mondiale. 
Miliardi di uomini sono in balìa delle decisioni assunte dagli eredi naturali dei Krupp e della FIAT, ciò con due differenze sostanziali, oggi premendo un pulsante decidono di miliardi di noi e non c’è più l’armata rossa pronta a sacrificarsi.
E’ tempo che i pochi che scelgono la vita si organizzino, sono l’unico baluardo opponibile alla barbarie del nuovo secolo. 
Tutto il resto è propaganda nemica, anche il giorno della memoria.


Nessun commento:

Posta un commento